Scopri come i droni stanno cambiando il soccorso stradale: sorvolo incidenti, valutazione danni e supporto in tempo reale alle operazioni di emergenza.
Il futuro del soccorso stradale vola sopra le nostre teste
Immagina un incidente in autostrada. Traffico paralizzato, veicoli coinvolti, informazioni frammentarie. Prima che arrivi un carroattrezzi, un drone sorvola la zona, valuta la dinamica e invia immagini in tempo reale alla centrale operativa.
Questa non è una scena da film: è la prossima frontiera del soccorso stradale, già in fase di sperimentazione in alcune regioni italiane ed europee.
I droni, da semplici strumenti di ripresa, stanno diventando alleati preziosi per la sicurezza e l’efficienza dei soccorsi. In questo articolo ti spiegherò come possono supportare il soccorso stradale, quali tecnologie sono coinvolte e quali scenari futuri si profilano per chi lavora nel settore.
Perché i droni stanno entrando nel mondo del soccorso stradale?
I tempi di risposta sono vitali nel soccorso stradale. Spesso le informazioni che arrivano alla centrale sono incomplete, poco precise o in ritardo. Ecco perché sempre più gestori autostradali e servizi di emergenza stanno valutando l’uso dei droni come strumenti di:
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sopralluogo immediato in aree congestionate
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valutazione dei danni a veicoli e infrastrutture
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supporto alla gestione del traffico
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documentazione post-sinistro per assicurazioni e forze dell’ordine
Un drone può arrivare prima di qualsiasi mezzo di soccorso, sorvolare l’area, inviare immagini ad alta risoluzione e fornire una panoramica oggettiva e neutrale della situazione.
Come funziona un intervento con supporto drone?
Il protocollo operativo in fase di test prevede che, in seguito a una chiamata d’emergenza o alla rilevazione di un incidente da parte delle telecamere, un drone decolli dalla base più vicina e raggiunga l’area critica.
Una volta in volo, il drone:
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Acquisisce immagini video e termografiche
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Rileva la presenza di persone fuori dai veicoli
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Identifica la posizione e l’entità dei danni
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Invia i dati alla centrale operativa che coordina il soccorso
In pochi minuti, il centro di controllo ha una visione completa per decidere che tipo di carroattrezzi inviare, se occorre il 118 o i Vigili del Fuoco, e quali vie secondarie attivare per deviare il traffico.
Esempi reali di utilizzo in Italia ed Europa
🔹 ANAS e droni per il monitoraggio post-sinistro
In Italia, ANAS ha avviato sperimentazioni per l’utilizzo di droni in caso di frane, incidenti complessi o pericoli in galleria. I droni vengono impiegati per valutare in sicurezza l’accessibilità della zona e i rischi per i soccorritori. Scopri di più sulle soluzioni Smart Road di Anas.
🔹 Polizia stradale francese e interventi su incidenti multipli
In Francia, la Gendarmerie Nationale ha testato l’impiego di droni in incidenti a catena sull’autostrada A10. Grazie alle riprese aeree, è stato possibile valutare i danni senza bloccare ulteriormente la carreggiata e ridurre i tempi di intervento.
🔹 Droni in ambienti urbani
Anche in ambito urbano, i droni stanno diventando preziosi per raggiungere zone pedonali, parcheggi sotterranei, strade strette o luoghi con accesso complesso per i veicoli di soccorso.
I vantaggi per il soccorso stradale
1. Tempestività
Un drone può raggiungere la scena in meno di 3 minuti, senza restare bloccato nel traffico.
2. Valutazione oggettiva
Le immagini aeree consentono di fare una stima rapida dei danni, anche per motivi assicurativi e legali.
3. Meno rischi per gli operatori
Prima di mandare un uomo in una zona pericolosa, il drone può verificare la sicurezza dell’area.
4. Supporto alla viabilità
I droni aiutano a capire come smaltire le code e quali vie secondarie attivare per alleggerire il traffico.
Le sfide da affrontare
Tuttavia, non tutto è semplice. L’impiego dei droni per il soccorso stradale richiede di affrontare diversi ostacoli operativi e normativi:
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Autorizzazioni ENAC per il volo in aree urbane o sopra le strade
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Addestramento del personale: i droni devono essere manovrati da piloti certificati
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Protezione dei dati: le immagini riprese devono rispettare le normative sulla privacy
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Gestione dei costi: non tutti i soccorritori privati possono permettersi la tecnologia e l’abilitazione
Per questo motivo, i droni sono oggi usati in prevalenza da enti pubblici, gestori autostradali e centrali di emergenza. Ma in futuro anche i privati potrebbero accedere a servizi condivisi o integrati.
Droni autonomi: la nuova frontiera
I droni di ultima generazione sono in grado di operare in modo semi-autonomo o completamente automatizzato. Alcuni sistemi, come quelli testati da aziende come DJI o Skydio, possono:
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decollare da basi automatiche collocate lungo le autostrade
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sorvolare l’area incidentata senza intervento umano
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atterrare e ricaricarsi autonomamente
L’obiettivo è creare reti di sorveglianza e intervento a supporto delle centrali operative, attivabili h24 in qualsiasi condizione climatica.
Soccorso stradale e droni: un’opportunità per le imprese del settore
Per le aziende di soccorso stradale più innovative, il drone non è solo uno strumento per le emergenze, ma un servizio aggiuntivo da proporre a clienti, assicurazioni o flotte.
Ad esempio:
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Fornire report video certificati post-incidente
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Offrire ispezioni rapide in aree industriali o parcheggi
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Collaborare con compagnie assicurative per la valutazione danni da sinistri
Questi servizi aumentano la professionalità percepita e permettono di differenziarsi in un mercato sempre più competitivo.
Conclusioni: volare è solo l’inizio
I droni stanno entrando in punta di piedi nel soccorso stradale, ma il loro impatto è destinato a crescere rapidamente.
Non sostituiranno l’uomo, ma lo aiuteranno a intervenire meglio, prima e in modo più sicuro.
Chi saprà integrare queste tecnologie nelle proprie procedure, acquisire competenze e stringere collaborazioni con i gestori stradali, sarà pronto ad affrontare le sfide di un mondo dove anche il soccorso… ha bisogno di vedere dall’alto.