Scopri come funzionano i sistemi eCall e di allarme automatico guasto: un cambiamento epocale per il soccorso stradale in Europa.

Quando è l’auto a chiamare i soccorsi: l’evoluzione dell’eCall
Hai presente quei minuti interminabili dopo un incidente, quando il conducente deve cercare il telefono, comporre un numero e spiegare dove si trova? Bene, tutto questo è sempre più spesso evitabile grazie all’eCall, il sistema automatico di chiamata d’emergenza installato su molte auto moderne. Abbiamo parlato del funzionamento del sistema eCall in un precedente articolo.
Ma questa tecnologia, obbligatoria in Europa dal 2018 su tutti i nuovi veicoli, non è più da considerarsi una semplice “chiamata automatica”. Oggi si parla di eCall avanzato, capace di interagire con centraline, servizi cloud, carroattrezzi e flotte. Vediamo insieme come funziona e in che modo sta rivoluzionando il mondo del soccorso stradale.
Cos’è il sistema eCall e come funziona
L’eCall (Emergency Call) è un dispositivo installato a bordo dell’auto in grado di chiamare automaticamente i soccorsi in caso di incidente grave. In pratica, non appena vengono rilevati eventi come l’apertura dell’airbag o una decelerazione violenta, il sistema compone una chiamata al numero di emergenza 112 e trasmette automaticamente la posizione GPS, il tipo di veicolo, il senso di marcia, l’orario e altre informazioni utili.
A differenza delle prime versioni, oggi gli eCall moderni possono:
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comunicare anche in caso di guasto meccanico o anomalia elettronica
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inviare segnalazioni a centrali private o flotte aziendali, non solo ai numeri pubblici
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avvisare soccorritori e carroattrezzi specializzati, riducendo il tempo di intervento
L’evoluzione verso l’eCall avanzato (Next Generation eCall)
Dal 2021 è in sviluppo in Europa il sistema NG eCall, o “eCall di nuova generazione”, che abbandona le comunicazioni su rete GSM e sfrutta il 4G/5G e il protocollo IP. Questo upgrade consente:
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una trasmissione più veloce dei dati
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l’invio di immagini o video in tempo reale (per valutare danni o condizioni dell’auto)
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la connessione diretta con il costruttore del veicolo o la compagnia assicurativa
Questa evoluzione apre la strada a una gestione integrata dell’emergenza, dove il soccorritore può ricevere istruzioni dettagliate prima ancora di arrivare sul posto.
Guasti, anomalie e interventi predittivi: l’auto avvisa prima che succeda il peggio
Non tutti i soccorsi derivano da incidenti. Sempre più frequentemente, i sistemi elettronici rilevano in tempo reale problemi di:
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surriscaldamento del motore
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batteria in esaurimento
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malfunzionamenti ai freni o alla trasmissione
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guasti ai sistemi ADAS (frenata automatica, radar, sensori) – Leggi di più sui Sistemi ADAS.
In questi casi, i sistemi di diagnosi a bordo possono attivare una richiesta automatica di soccorso prima ancora che l’auto si fermi. È il principio della manutenzione predittiva su strada, che permette di prevenire situazioni critiche e ottimizzare la sicurezza.
Cosa cambia per il soccorso stradale
I sistemi eCall avanzati stanno modificando radicalmente anche il lavoro degli operatori del soccorso stradale. Ecco alcuni cambiamenti rilevanti:
1. Il carroattrezzi arriva più preparato
Grazie ai dati trasmessi via eCall, il soccorritore sa in anticipo:
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che tipo di guasto si è verificato
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quale veicolo deve soccorrere
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dove si trova esattamente
Questo consente di portare gli strumenti giusti, riducendo tempi morti e interventi inefficaci.
2. Meno errori e più sicurezza
In caso di incidente, la centralizzazione delle informazioni tra polizia, 118 e soccorso stradale permette interventi più coordinati e tempestivi. Inoltre, nei casi in cui il conducente è incosciente, l’eCall diventa vitale.
3. Interventi remoti in aumento
Alcuni guasti, segnalati via eCall, possono essere risolti da remoto grazie all’intervento di tecnici via cloud. Per esempio, un aggiornamento software o lo sblocco del sistema immobilizer possono evitare la rimozione del veicolo.
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I limiti attuali: tecnologia sì, ma con cautela
Nonostante le potenzialità, ci sono ancora alcuni limiti:
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Interoperabilità: non tutti i sistemi eCall comunicano allo stesso modo, soprattutto tra marche diverse.
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Privacy: la trasmissione di dati sensibili richiede tutela e consenso.
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Aree non coperte: in zone rurali o montane, la rete dati può essere debole, rendendo l’eCall inefficace.
Inoltre, in caso di guasti elettronici totali (ad esempio dopo un cortocircuito), il sistema potrebbe non essere operativo. Ecco perché il supporto umano resta fondamentale.
Il ruolo delle centrali operative e delle flotte
Nel contesto del soccorso stradale moderno, il vero valore aggiunto è rappresentato dalle centrali di controllo. Sempre più auto aziendali, noleggi e flotte private sono dotate di sistemi proprietari di monitoraggio guasti.
Quando qualcosa va storto, la centrale riceve l’allarme, contatta il cliente e attiva direttamente il soccorso stradale convenzionato, come avviene già in molte aziende con parchi auto.
Questa catena di comando riduce i tempi d’intervento e crea un ecosistema integrato tra cliente, mezzo e operatore.
Un esempio reale: il caso Volvo e il “Connected Safety”
Nel 2022 Volvo ha implementato il sistema “Connected Safety” che avvisa non solo i soccorsi, ma anche altri veicoli vicini di una potenziale situazione di pericolo, come una strada ghiacciata, un guasto o una frenata d’emergenza.
Questo approccio trasforma l’eCall in una rete “intelligente”, dove le auto si aiutano tra loro per evitare sinistri e velocizzare l’assistenza.
Il futuro: intelligenza artificiale e soccorso predittivo
Presto i sistemi eCall si integreranno con l’intelligenza artificiale, che sarà in grado di:
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analizzare le abitudini di guida per prevenire guasti
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ottimizzare i tempi di intervento in base al traffico in tempo reale
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valutare in automatico il livello di gravità del sinistro
Anche il soccorso stradale potrà usare questi dati per organizzare le squadre sul territorio in modo dinamico.
Conclusione: una rivoluzione silenziosa, ma potentissima
Il sistema eCall e le tecnologie di allarme guasto non sono solo gadget tecnologici: rappresentano una rivoluzione strutturale per il mondo del soccorso stradale.
Gli operatori che sapranno adattarsi, dotarsi delle giuste competenze e stringere accordi con flotte e costruttori, saranno protagonisti di un settore sempre più digitale, veloce e sicuro.
Un soccorso “intelligente”, dove l’allarme parte prima ancora che il conducente si accorga del problema.
