C’è un modo per contestare una multa? Ricevere una sanzione amministrativa è sempre una cattiva notizia per ogni automobilista. Le motivazioni possono essere tra le più svariate, da una infrazione del Codice della Strada, a una mora per pagamenti precedenti non effettuati e spesso, le cifre possono essere anche molto salate, oltre che prevedere, nel caso del Codice della Strada, le decurtazioni di punti dalla patente. C’è un modo per contestare una multa? È possibile capire se esistono i presupposti per farlo? Scopriamolo in questa guida dedicata.
Contestare una multa: come e quando è possibile
Il pagamento di una multa è sempre obbligatorio e sono previsti determinati periodi per usufruire di un pagamento ridotto, pari a 5 giorni dalla notifica. La chiave di tutto sta nel verbale di notifica. Se presenta degli errori, detti vizi di forma, come un errore nel nome, nella targa, qualche data specifica, si può immediatamente richiedere l’annullamento all’ente che l’ha emessa.
Nel caso di notifica oltre i 90 giorni dall’infrazione o in caso di verbale incompleto, bisogna fare ricorso presso il Prefetto o il Giudice di Pace, entro 60 giorni nel primo caso, entro 30 giorni nel secondo.
Potrebbe interessarti > SI PUO’ TRAINARE UN’ATUMOBILE IN AUTOSTRADA?
Multa per autovelox: come contestare una multa?
Per contestare una multa per eccesso di velocità, è necessario capire se questo è stato rivelato con un apparecchio mobile o fisso. Nel caso di autovelox fisso, bisogna verificare se questo è piazzato nei luoghi e nelle modalità previste dalla legge.
Nel caso di autovelox mobile, invece, è necessario che la pattuglia sia nelle vicinanze del rilevatore e che questo venga segnalato a una distanza di 80-150 metri rispettivamente su strade urbane o extraurbane. Inoltre, nel verbale di notifica, devono essere presenti gli estremi di omologazione dell’apparecchio.
Multa in ZTL: come contestarla?
L’infrazione in zona a traffico limitato scatta nel caso in cui una delle telecamere poste ai varchi, rivela la presenza di un veicolo non autorizzato al transito. Per la contestazione bisogna trovare vizi di forma nel verbale, come errori relativi a targa, data, modello o se vi è la contestazione di articoli del Codice della Strada errati.
Multa già pagata: come contestarla?
Questo è un iter abbastanza semplice e, nei casi dovuti, vi è la certezza di accoglimento. Se si riceve la richiesta di pagamento per una multa già pagata, basta presentare la ricevuta di pagamento all’ente che ha riemesso la multa. Nella quasi totalità dei casi la cartella viene annullata, altrimenti è possibile fare ricorso al Giudice di Pace e in questo caso, l’ente dovrà anche risarcire le spese legali.
Potrebbe interessarti > TRASPORTARE IL CANE IN AUTO, CONSIGLI E NORMATIVA
Multa dai vigili urbani: come contestarla
Per qualsiasi infrazione rilevata dai vigili urbani è necessario trovare dei vizi di forma e quindi degli errori, all’interno del verbale di notifica. La contestazione può essere fatta tramite ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace entro i termini previsti.
Come presentare ricorso per contestare una multa?
I ricorsi vanno presentati al Prefetto o al Giudice di Pace nelle seguenti modalità:
- Ricorso al Prefetto – Si può inviare tramite posta certificata o raccomandata A/R entro 60 giorni dalla notifica. La risposta deve pervenire entro 180-210 giorni se il ricorso è stato presentato all’ente accertatore o direttamente al Prefetto.
- Ricorso al Giudice di Pace – Deve essere presentato entro 30 giorni dalla notifica presso l’ufficio del Giudice di Pace o tramite un avvocato. In questo caso sono previste delle spese legali. È necessario disporre dell’originale e di una copia del ricorso e della cartella o della multa stessa. In caso sussistano i presupposti, il Giudice può annullare la multa, oppure convalidarla. In questo caso è possibile presentarsi in appello al Tribunale Civile.