Ganci traino e serbatoi Gpl niente più collaudo

Da oggi in poi non sarà più necessario da parte della Motorizzazione Civile il collaudo per alcune modifiche alla propria vettura: questo è quanto stabilito dal decreto firmato in data 8 gennaio 2021 dall’ormai ex Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero 37. Sono quattro le principali modifiche per cui non sarà più richiesta la visita e prova della Motorizzazione civile: si tratta della modifica del serbatoio GPL del sistema di alimentazione sia monofuel che bifuel; dell’installazione del gancio di traino sulle categorie M1 e N1; dell’installazione dei doppi comandi per veicoli da adibire ad esercitazioni di guida e per l’installazione di adattamenti per la guida di veicoli da parte di conducenti disabili. In quest’ultima categoria rientrano le modifiche al pomello del volante, alla centralina e allo spostamento leve comandi servizi, agli specchietti retrovisori interni ed esterni e all’inversione dei pedali acceleratore-freno. Andiamo a vedere nello specifico cosa prevede questo nuovo decreto.

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Se l’obbligo di collaudo per le modifiche sopra accennate è stato revocato, lo stesso non si può dire per l’obbligo di aggiornamento della carta di circolazione. Entro trenta giorni dalla data di realizzazione delle modifiche, infatti, il proprietario del veicolo deve presentare un’istanza di aggiornamento della carta di circolazione alla Motorizzazione Civile competente nel territorio in cui ha sede l’officina che ha apportato le modifiche stesse. A questa, l’intestatario dovrà allegare anche degli attestati dei versamenti prescritti per l’aggiornamento della carta con emissione di tagliando autoadesivo, una copia della carta di circolazione del veicolo oggetto di modifica, una dichiarazione che i lavori siano stati eseguiti a perfetta regola d’arte ed eventualmente un certificato di conformità del componente e il nulla osta del costruttore del veicolo.

A chi ha già presentato domanda prima della data di entrata in vigore del decreto, ovvero Domenica 14 febbraio (la Gazzetta Ufficiale numero 37 è infatti di Sabato 13 Febbraio), la Motorizzazione Civile ha dato la possibilità di integrare la domanda con eventuale documentazione, purché resti conforme alle prescrizioni del decreto, in virtù della “possibile volontà da parte degli interessati di avvalersi delle semplificazioni introdotte”. Gli intestatari del veicolo potranno dunque scegliere se allegare la ricevuta di prenotazione della visita e prova del veicolo senza la presentazione di versamenti (ma con conseguente archiviazione informatica da parte della Motorizzazione Civile per evitarne il riutilizzo) oppure, in alternativa, se allegare i versamenti con la richiesta di rimborso o riutilizzo di quelli associati alla precedente prenotazione.

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Aggiornamento carta di circolazione: i costi

Se la pratica per l’aggiornamento della carta di circolazione è gestita interamente dal proprietario del veicolo, il costo complessivo è di 26.20 euro, che comprendono 16 euro di imposta di bollo sul Conto Corrente Postale 4028 più 10.20 di tariffa motorizzazione sul Conto Corrente Postale 9001. Il costo lievita notevolmente se l’intestatario dovesse affidarsi ad uno studio di consulenza automobilistica, che custodisce l’istanza di aggiornamento con la relativa documentazione per i cinque anni successivi ed esibita in caso di controllo da parte della Motorizzazione Civile.

Autore dell'articolo: Redazione

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